Dottrina spirituale - Cuorinaviganti

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Dottrina spirituale

Montfort

  



La dottrina spirtuale contenuta nell' "insieme"  degli scritti del Padre da Montfort e sintetizzata nel suo Trattato presenta una grande unità. In San Luigi vi è un particolare carisma di sapienza ricevuto dallo Spirito Santo per il bene della Chiesa, e largamente dimostrato dall’influenza benefica che i suoi scritti e la sua dottrina hanno esercitato sul Popolo di Dio.
Il suo insegnamento non è solo in piena conformità con la fede e la vita cristiana, ma possiede un carattere "eminente".Il santo che ne è l’autore può essere riconosciuto come un testimone qualificato della viva Tradizione della Chiesa.E' un autentico maestro e testimone della dottrina cattolica e della vita cristiana. I suoi scritti forniscono delle particolari luci in ciò che riguarda la confessione e la difesa della fede cattolica, la predicazione del Vangelo, l’approfondimento del culto e della vita spirituale. I suoi Cantici sono una grande catechesi su tutte le principali realtà della fede e della vita cristiana, messe alla portata dei più poveri e piccoli. Una catechesi condensata nel Trattato in una sintesi tutta nuova il cui "luogo" è Maria. Puro specchio del Mistero di Gesù, Maria invita irresistibilmente il fedele a vivere pienamente il Vangelo. La mariologia, un campo specifico della dottrina cattolica, ne è illuminata in modo nuovo, e l’autentico culto mariano ("la vera devozione") diventa un principio unificatore di tutta l’esistenza cristiana, nella vita così come nel pensiero.
Questa dottrina è attinta alle pure sorgenti della Parola di Dio, della Tradizione e del Magistero della Chiesa, ne costituisce un decisivo approfondimento sapienziale, frutto dello Spirito Santo. San Luigi-Maria fonda tutto il suo insegnamento sulla Sacra Scrittura, letta e interpretata nella Chiesa. Si riferisce ai Padri della Chiesa, ai Dottori medievali e ai Mistici canonizzati dalla Chiesa, così come ai teologi e autori spirituali più sicuri. Insiste sempre sulla pura fede, e non si appoggia mai su rivelazioni private né su fatti straordinari. Questo è particolarmente importante e sempre attuale nell’ambito della spiritualità mariana, dove è necessario ricordare incessantemente che "la vera devozione procede dalla vera fede" (Lumen Gentium, n°67). Cosciente di compiere in quest’ambito un nuovo "approfondimento sapienziale", san Luigi-Maria ha cura di situare il suo insegnamento nel contesto ecclesiale più vasto e più sicuro (cf per esempio VD 159-163) Quest’apporto di Luigi-Maria è unitamente frutto dei suoi studi teologici, della sua riflessione, e soprattutto della sua profonda esperienza mistica e missionaria.
I suoi scritti, e in modo particolare il Trattato della Vera Devozione e Il Segreto di Maria, hanno avuto la più vasta diffusione, come dimostrano le innumerevoli edizioni e traduzioni. La loro accoglienza positiva e la loro influenza benefica sul Popolo di Dio è confermata soprattutto dall’accoglienza del Magistero, dal Papa Pio IX fino al Papa Giovanni Paolo II. Quest’influenza ha un carattere di universalità: si estende in tutto il mondo, a tutti i livelli della gerarchia della Chiesa, in tutte le diverse vocazioni all’interno del Popolo di Dio. Il motivo di ciò è che la dottrina monfortana si situa sempre a livello delle grandi realtà della fede cattolica e che si rivolge a tutti i battezzati, fondandosi principalmente sulla grazia del battesimo.
Questa dottrina è apportatrice di un messaggio sicuro e durevole; è in grado di contribuire a confermare e approfondire il deposito della fede, illuminando nuove prospettive di dottrina e di vita.  Il successo ecclesiale di Luigi-Maria non è una moda passeggera; lungi dal diminuire col tempo, non cessa anzi di amplificarsi e di approfondirsi. È opportuno quindi rilevare infine la particolare incidenza e attualità della sua eminente dottrina, che proietta nuova luce dopo il Concilio Vaticano II e all’alba del terzo millennio. Ben lungi dall’essere inaccettabile dopo il Concilio, la dottrina monfortana si inserisce perfettamente negli orientamenti postconciliari del culto mariano definiti da Paolo VI: è una dottrina trinitaria, cristologica ed ecclesiale, suscettibile di nuovi approfondimenti sul piano biblico, liturgico, ecumenico ed antropologico (cf Marialis Cultus, n° 24-39).
La via mariana del Padre da Montfort è di grande attualità. È per eccellenza la via pulchritudinis, perché Maria, Tutta-Bella è il più puro specchio dell’infinita Bellezza, umana e divina, del Mistero di Gesù. Capolavoro "della grazia, della natura e della gloria" (VD 12), Maria aiuta i discepoli di Gesù a ritrovare l’armonia della natura e della grazia, della creazione e della salvezza, il senso della bellezza della nostra umanità creata ad immagine e somiglianza di Dio, in tutta la sua realtà corporea e spirituale, maschile e femminile. Una bellezza e una dignità che sono state portate all’infinito quando Dio si è fatto Uomo nascendo da una Donna. E questa Donna, la Nuova Eva, è proprio la Vergine Immacolata, la Donna per mezzo della quale il Padre ci ha dato il suo Figlio Unigenito per l’azione dello Spirito. Essa stessa è data per mezzo di Gesù alla Chiesa e a tutta l’umanità, ad ogni uomo e ad ogni donna.
Più di tutti gli altri, Luigi-Maria manifesta il posto e il ruolo insostituibile della Donna nell’Economia della creazione e della salvezza; attraverso lo specchio femminile di Maria egli contempla e accoglie gli aspetti gioiosi, dolorosi e gloriosi del Mistero di Gesù e della vita cristiana in Lui (nello spirito del Rosario). Ne risulta "un clima mariano" che impregna tutta l’esistenza cristiana, ed in questo clima il fedele accoglie e sperimenta la luce di Gesù Sapienza Eterna e incarnata, una luce "che tocca e riempie il cuore rischiarando lo spirito" (cf ASE 94).
La dottrina di Luigi-Maria può aiutare tutta la Chiesa ad entrare sempre più profondamente nelle grandi prospettive della Costituzione Lumen Gentium, come popolo di Dio in cammino, chiamato tutto alla Santità, che spera con fiducia il ritorno glorioso di Gesù, che cammina con l’umile Serva del Signore. Come Francesco d’Assisi e Teresa di Lisieux, Luigi-Maria sa che se Maria è la più grande nel Regno dei Cieli è perché è stata la più piccola sulla terra. La Vergine di Nazareth è "l’umile Maria" (VD 28), "la piccola Maria" (VD 157). L’avversaria più temibile del Serpente è "una piccola e umile serva di Dio" (VD 52). Il Concilio ha messo in luce questo "volto mariano" della Chiesa, serva e povera che ogni fedele è chiamato a far risplendere camminando verso la santità.
Questa dottrina "parla al cuore umano", perché parla d’Amore, del vero Amore, toccando le "corde" profonde dell’Amore filiale e dell’Amore materno. Ogni essere umano ha nel più profondo di sé un bisogno infinito d’amare e di essere amato, e la sua prima e fondamentale esperienza è quella di essere amato da una madre. Dio stesso ha voluto darci suo Figlio attraverso il Cuore e il Corpo di una Madre, ha voluto che il suo Figlio Unigenito diventasse Figlio di Maria. Quest’umile Madre è la Santa Madre di Dio che occupa per sempre il posto che Dio le ha dato una volta per tutte. In Gesù e Maria, l’Amore del Figlio e di sua Madre diventano un luogo teologico, aperto da Gesù a tutta l’umanità, luogo privilegiato dove l’uomo ferito potrà lasciarsi raggiungere e guarire dalla Tenerezza di Dio. La dottrina di Luigi-Maria in quanto si situa in questo progetto antropologico così profondo e così universale dell’Amore filiale e dell’Amore materno, è capace di parlare al cuore di ogni uomo e di ogni donna: questo cuore che è sempre lo stesso attraverso tutte le più grandi differenze culturali, sociali e storiche. Senza dubbio questa è la ragione profonda per la quale la dottrina monfortana, come la dottrina teresiana, è accolta così largamente in tutte le culture.
Infine, ciò che più conta, è che la dottrina monfortana è apportatrice del più forte cristocentrismo, quel cristocentrismo trinitario di cui abbiamo parlato. Può contribuire molto all’annuncio coraggioso di Gesù Cristo nel mondo d’oggi e di domani. La sua intenzione è di formare un vero testimone di Gesù chiaramente cosciente delle verità che riguardano il Verbo Incarnato, portatore di una cristologia forte, che non si accontenta di un "minimalismo cristologico". È una spiritualità "vigorosa" (cf SM 77) fatta per cristiani adulti, armati per il combattimento spirituale, pronti ad affrontare tutte le sfide d’oggi e di domani.
Ora lasciamo la parola al Padre da Montfort, in un testo dove si esprime tutta la sua speranza per il futuro, cioè per il nostro tempo:

"L’anima della Vergine Santa si comunicherà a te per glorificare il Signore, il suo spirito si sostituirà al tuo per rallegrarsi in Dio, suo Salvatore, purché tu sia fedele alle pratiche di questa devozione. Sit in singuilis anima Mariæ ut magnificet Dominum, sit in singulis spiritus Mariæ, ut exultet in Deo (sant’Ambrogio): L’anima di Maria sia in ciascuno per glorificare il Signore, lo spirito di Maria sia in ciascuno per esultare in Dio . Ah! Quando verrà quel tempo fortunato, ha detto un santo dei nostri tempi tutto immerso in Maria, quando verrà quel tempo fortunato, nel quale la divina Maria regnerà signora e sovrana nei cuori per sottometterli pienamente all’impero del suo grande ed unico Gesù? Quando le anime respireranno Maria come i corpi respirano l’aria? In quel tempo accadranno cose mirabili su questa misera terra, perché lo Spirito Santo vi troverà la sua cara Sposa come riprodotta nelle anime e quindi scenderà su di loro abbondantemente e le riempirà dei suoi doni, in particolare modo del dono della sua Sapienza, per operarvi meraviglie di grazia. Mio caro fratello, quando verrà questo tempo felice, questo secolo di Maria, in cui parecchie anime da lei scelte e ottenute dall’Altissimo, perdendosi nell’abisso del suo intimo, diverranno copie viventi di Maria, per amare e glorificare Gesù Cristo? Questo tempo non giungerà se non quando sarà conosciuta e praticata la devozione che sto insegnando: Ut adveniat regnum tuum, adveniat regnum Mariæ" (VD 217).

Francoise Marie Lethel


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