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E Maria si mise in viaggio ...
Colei che il Signore aveva scelto per essere la Madre del Suo Figlio prediletto, non perse tempo a soffermarsi con quanto di starordinario le era accaduto e come l'Angelo si allontanò da Lei, col cuore colmo di gioia e gratitudine, pensò alla cugina Elisabetta ed alla necessità d'aiuto che con l'insperata gravidanza le poteva dare.
Con la cugina, Maria avrebbe esultato per Colui che portava nel seno, anche se niente traspariva dal Suo corpo Verginale, ora sapeva che l'Atteso delle Genti era in Lei. Si sentì subito pronta alla chiamata, immediata nel servizio e nell'amore, felice di lodare il Signore che donava una creatura ad Elisabetta che tutti pensavano fosse sterile. Insieme le due cugine ora potevano esultare e gioire e glorificare le meraviglie di Dio verso coloro che a Lui si abbandonano in umiltà e silenzio.
Lo Spirito Santo compì uno straordinario prodigio d'amore ed altrettanto amore Maria porta col suo servizio alla cara parente.
...e noi siamo pronti a metterci in viaggio ?
Nel mondo sono tanti i fratelli che aspettano luce e pace ma non ci sono risposte vere ai richiami del Cielo, alle sollecitudini Materne, tutto sì esaurisce in un sì sterile, quasi sempre pieno di dubbi sul come e sul perchè della chiamata. I segni della Misericordia di Dio,del Suo amore , le prove donate al Suo Popolo lungo la storia della salvezza non si contano . Il Risorto è presente , vive tutt'ora in mezzo a noi, eppure la debolezza umana, questa natura fragile e incostante, ancora non spicca il volo.
Abbiamo i mezzi e non li usiamo per poter cantare poi alla fine del mandato le nostre lodi al Signore.
Piccoli sono i passi che muoviamo, siamo in cammino ma i piedi sono pesanti .
Perchè ? cosa dobbiamo eliminare ? abbiamo le ali e non riusciamo a volare !
Via i pesi inutili, i bagagli esagerati,i pensieri che opprimono il cuore e che non ci appartengono.
E' ora di farlo,è ora di unirci a Maria in un servizio totale e gioioso che non porta con sè l'io ma tende, apre il cuore al bisogno dell'altro.
Sarà allora che il canto di grazie sgorgherà spontaneo in noi e sarà veramente un glorificare Dio con la vita. Fermandoci sulle nostre necessità, sulla materia,sugli affanni quotidiani, non offriremo al Cielo la possibilità di aiutarci.
Dare fiducia al Signore,vivere la Parola imitando Maria anche sulle più piccole cose, questo è il primo servizio,il sì più vero che porta frutti di pace e testimonia l'amore. Così cari fratelli, senza nulla temere ,insieme, andremo incontro al compimento della volontà di Dio per tutti noi.
Con il sorriso e la gioia nella certezza di essere figli dello stesso Padre Buono e Misericordioso, pronto ad elargire le Sue grazie ed i doni del Suo Spirito d'amore.
In viaggio con Maria dunque, con il cuore ed il pensiero rivolti verso le necessità e i bisogni dell'altro, chiunque sia, con gli occhi fissi nel sorriso di Colei che ci guida .
La MISSIONE nel mondo d'oggi
è un impegno di tutti i cristiani.
Che cosa è la missione?
La missione è la gioia di credere nella "bella novella", o "buona novella" portata ai poveri pastori e di continuare la sua diffusione: "Non temete, ecco io vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato... un salvatore che è il Cristo Signore" (Lc 2, 10-
La missione o evangelizzazione è la gioia di conoscere Dio come Padre e come amore e annunziare agli altri, come gli Apostoli, la persona e l'opera di Gesù Cristo, il Figlio unigenito del Padre: "E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui" (1 Gv 4, 14-
Credere che Iddio mi ama produce una gioia che è contagiosa.
La missione è credere che Gesù è morto "uno per tutti" (2 Cor 5, 12), anche per coloro che non lo sanno. Come Paolo che non ha conosciuto Gesù durante la sua vita terrestre, anch'io e ciascuno di noi, possiamo dire singolarmente: "Mi ha amato e ha dato se stesso per me" (Gal 2, 20) per me personalmente. Ecco perché io non posso tacere questo fatto!
La missione è seguire le orme di Maria, che ben sapendo di portare nel suo grembo il Salvatore del mondo "si mise in viaggio verso la montagna e raggiunge in fretta una città di Giuda" (Lc 1, 39).
Missione è portare al mondo il fuoco che Gesù Cristo ha portato sulla terra e desidera che sia quanto prima acceso (cfr Lc 12, 45).
La missione è portare la luce che è Gesù Cristo, "la luce vera, quella che illumina ogni uomo" (Gv 1, 9).
La missione è portare al mondo l'acqua che dà la vita: "Se tu conoscessi il dono di Dio -
La missione è dare la vita "per la salvezza del mondo", -
La missione è essere testimoni del Risorto: "Avrete la forza dallo Spirito Santo... e mi sarete testimoni... fino agli estremi confini della terra" (At 1, 8).
La missione è coraggio, come san Paolo: "Non aver paura, ma continua a parlare e non tacere perché io sono con te" (At 18, 9-
La missione è la salvezza: "Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Ora come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui? E come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?" (Rom 10, 13-
Le vie della missione possono essere diverse: la testimonianza, il primo annuncio, la conversione, il battesimo e la formazione delle comunità ecclesiali, l'inculturazione, il dialogo, la promozione umana integrale. Ma il movente e il cuore della missione è l'amore che ci spinge: "Caritas Christi urget nos!".
In una parola molto espressiva e sintetica la missione è una Persona: Gesù sorgente di vita per tutti.
CARDINALE JOZEF TOMKO,
PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE
PER L'EVANGELIZZAZIONE DEI POPOLI
[avanti]